INFORMAZIONI:
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Studio del Dott. Nicola Sensale
Via Borgosesia, 63
10145 Torino
+39 388 94 47 902 centrostudires@gmail.com
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Nicola Sensale Psicologo e Psicoterapeuta in Torino
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www.nicolasensalepsicologo.it @ All Right Reserved 2022 | Sito web realizzato da Flazio Experience
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Lo psicoterapeuta è un professionista autorizzato a fare più cose di quelle che può fare uno psicologo. Questo perché oltre ad essere abilitato alla professione di psicologo, ha conseguito un’ulteriore specializzazione quadriennale che gli permette di curare le persone alla pari di come farebbe un medico, ovviamente unicamente per i disturbi della mente.
Per semplificare diciamo che lo psicologo può sostenere una persona dal punto di vista emozionale e psicologico, lavorare perché sviluppi risorse e abilità, intervenire per l’aumento della consapevolezza di sé, operare in area riabilitativa e non in ultimo formulare una valutazione psico-diagnostica dell’assetto mentale della persona e del modo in cui funziona a livello mentale, sociale, emotivo, professionale. Mentre lo psicoterapeuta oltre che fare tutto questo può curare, ovvero intervenire per ridurre la gravità dei sintomi mentali, laddove sia stato diagnosticato un vero e proprio disturbo, oppure utilizzare tecniche e strumenti che vadano a modificare in meglio la struttura della personalità, divenuta evidentemente poco funzionale e generatrice di sofferenza.
L’oggetto di studio della psicologia è immateriale, non tangibile. È la persona stessa nella globalità, oppure il funzionamento della sua mente, il modo in ci si comporta, talvolta il suo inconscio. Durante il tempo, la psicologia si è fortemente diversificata e sono nati tanti differenti approcci che corrispondono a diversi modi di vedere lo stesso campo di indagine ovvero l’uomo e le sue emozioni, i pensieri, gli atteggiamenti e i suoi comportamenti.
Tante diverse facce dello stesso dado. Nessuna lettura sull’uomo può escludere l’altra o può dirsi migliore di un’altra. Il modo in cui uno psicoterapeuta gestaltico vede i problemi del suo paziente non è né migliore né peggiore di quello di uno psicoanalista classico. La validità di un approccio la si stabilisce sulla base dell’evidenza dei risultati, unitamente alla capacità del medesimo nell'inquadrare adeguatamente i problemi riscontrati e di porvi conseguentemente rimedio. Un qualsiasi approccio è anche valido quando il professionista che lo propone dimostra di saperlo impiegare correttamente e quando il cliente dimostra di sapersene avvalere e migliorare la sua condizione.
È ancora credenza comune che la psicologia sia una cura per matti o persone molto svitate, per cui se si entra nella stanza dello psicologo è perché qualcosa di brutto si è insediato nella tua mente e gli altri lo sapranno e ti eviteranno.
Ci sono ancora tanti pregiudizi intorno alla psicologia, dovuto al fatto che quella radice “psico” è identica a quella che c’è nella parola psichiatria, che è effettivamente il campo di cura delle persone che stanno mentalmente abbastanza male. Non c’è però nessuna parentela tra una professione e l’altra. D’altra parte psiche (psykhḗ) in greco significa anima, ed è collegato a psýkhō, che significa “respiro, soffio”. Tutto meno che matto, pazzia, testa svitata. Perciò se vai dallo psicologo non hai niente di cui vergognarti, non ti verrà appaiccicata addosso nessuna etichetta, non vuol dire che sei per forza ammalato di qualcosa.
No, non sei vincolato a parlare di quello che fai dallo psicologo con i tuoi familiari o i tuoi amici, non solo perchè non ne hai l’obbligo, ma anche perchè potrebbe risultare difficile trasferire le sensazioni e le emozioni che vivi quando vai alla scoperta di te stesso, se qualcuno non ha fatto un’esperienza come questa.
La tua vita psicologica è tua e devi averne massima cura. Può risultare difficile all'inizio parlare di sé con una persona che non si conosce e possiamo stentare a credere che sia realmente interessata a noi più dell’onorario che percepisce. In realtà lo psicologo svolge questa professione per vivere proprio come tu fai con la tua, ed è per lui una questione prioritaria tenere il più possibile in equilibrio il suo interesse a guadagnarsi da vivere percependo da te un compenso, con la responsabilità di aiutarti a crescere e diventare più forte. L'autonomia intellettuale e la neutralità sono i beni più preziosi di questa professione.
A volte potresti sperimentare sentimenti di imbarazzo a raccontare qualcosa di te, perchè in genere non sei abituato a farlo e nemmeno supponi che possa farti bene anche solo il mettere in parole le tue sensazioni e accorgerti che vieni ascoltato e compreso. Oppure è l’evidenza che non riesci a cavartela più da solo come prima che può far male al tuo orgoglio, ma se riesci a superare questo scoglio, ti accorgerai che quello che stai facendo è il più grande atto di coraggio che stai mettendo in atto verso te stesso, quello di ammettere che sei vulnerabile anche tu.
La riservatezza è una parte fondamentale del codice etico della psicologia. Gli psicologi sono ben consapevoli che affinché le persone si sentano a proprio agio nel parlare di informazioni private e rivelatrici, hanno bisogno di sentire che farlo è sicuro e che certe informazioni non lasceranno mai quella stanza. Gli psicologi prendono dunque molto sul serio la tua privacy. Il codice dentologico che regola questa professione ha emanato norme molto precise a riguardo della tua privacy e protegge persino le tue cartelle cliniche e le informazioni sulla tua salute e sul tipo di lavoro psicologico o psicoterapeutico che stai facendo. Lo psicologo è dunque strettamente tenuto al segreto professionale. Pertanto non rivela notizie, fatti o informazioni apprese in ragione del suo rapporto professionale, né informa circa le prestazioni professionali effettuate o programmate, a meno che non ricorrano le ipotesi previste dagli articoli dal 12 al 17 del Codice Denontologico della Professione.
Per queste e altre circostanze analoghe è possibile consultare il codice deontologico della professione.
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