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Black Dog, è un nome per chiamare la depressione

13-09-2022 16:08

Nicola Sensale

ANSIA E DEPRESSIONE, depressione, black dog,

Black Dog, è un nome per chiamare la depressione

Se non ne hai mai sofferto devi sapere che è un comportamento caratterizzato da tanti segnali tra cui la mancanza di volontà di fare qualsiasi cosa comprese.

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Perchè Black Dog?

Se non ne hai mai sofferto devi sapere che è un comportamento caratterizzato da tanti segnali, tra cui la mancanza di volontà di fare qualsiasi cosa, comprese le cose che una volta amavi.

 

L’espressione cane nero la usavano già Orazio e 𝗪𝗶𝗻𝘀𝘁𝗼𝗻 𝗖𝗵𝘂𝗿𝗰𝗵𝗶𝗹𝗹, che ne soffriva periodicamente, si chiedeva, che cosa avrebbe potuto fare ancora se il cane nero fosse tornato.

 

L’idea di chiamare una cosa che è “dentro” usando un espediente che la collochi “fuori”, è già un processo mentale terapeutico. 𝗦𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗶 𝗼𝗳𝗳𝗿𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗿𝘂𝗼𝗹𝗼. Non sei più tu che ce l’hai ma è lei che viene da te e così la puoi separare e distanziare e puoi provare a metterti in relazione con lei, invece che ospitarla all'interno. Ne puoi parlare e provare a descriverla superando la mancanza di parole e di sentimenti che vivi quando invece hai la netta sensazione che ti si sia insinuata dentro.

 

 

 

𝗖𝗵𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗽𝘂𝗼𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗿𝗼 𝘁𝗶 𝘀𝗶 𝗮𝘃𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮?

Solo chi lo ha avuto come compagno per un po’ di tempo lo può sapere. Il cane nero ti guarda e ti toglie la forza, rende inutile ogni cosa tu voglia fare, l’orizzonte si sbiadisce e tutto perde di colore. Ti sta sempre accanto, ovunque tenti di andare lui viene con te. Il cane nero viene per tanti motivi i più comuni sono legati a quando qualcosa finisce per sempre.

 

Non ha senso che gli amici ti dicano di farti coraggio e aprano il manuale su come rendere operativa la tua forza di volontà. 𝗦𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗺𝗮𝗶 𝗮𝘃𝘂𝘁𝗼 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 è 𝘂𝗻𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁à. È una questione unicamente di sopravvivenza. Sopravvivere a chi se ne va via per primo. Vediamo chi con il tempo si stanca per primo.

 

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𝗖𝗵𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗽𝘂𝗼𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝙖𝙣𝙘𝙤𝙧𝙖 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗿𝗼?

Far passare il tempo. Farmaci e il sostegno amoroso di chi ti sta accanto sono utili e possono coadiuvare, ma tu devi far passare il tempo e prendere il cane nero per stanchezza. Portalo a passeggiare nella natura con te, respira, annusa l’aria, piangi se necessario (piangere è emozione, la depressione è invece assenza di ogni sentimento), cammina, muovi il corpo, marcia, alimentati, metti un giorno davanti all’altro.

 

 

𝗖'è 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝘂𝗼𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗿𝗼.

Dì agli amici di insistere per farti uscire, digli che probabilmente starai in silenzio tutto il tempo ma che per te questo per ora è sufficiente, per te adesso è già importante che ti alzi, esci e non stai troppo tempo da solo. Ogni giorno che passa e non ti sei fermato hai vinto un punto. Ce ne vogliono molti, ma ogni punto che fai il cane nero ne perde uno. E’ una gara: più punti fai, più avrai la forza di comunicare con lui e chiedergli di andarsene. perché non hai più bisogno che ti faccia compagnia.

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𝗣𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗿𝗼, 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘇𝗶𝘁𝘁𝗼.

Parla quando puoi, parla anche di cose di tutti i giorni, anche se senti di non sentire niente quando le dici e trova qualcuno che ti ascolti. Andate a passeggio insieme tu, un amico e il cane nero. Un'altra cosa che puoi fare é tenere un diario, scrivi, metti insieme le parole e sciogli in quelle parole la tua sofferenza.

 

Ricordati, per far andar via stanco il cane nero ogni giorno devi guadagnare punti, non puoi fermarti mai, la raccolta premi non si può arrestare neanche per un giorno. Il giorno che ti sveglierai, cercherai il cane nero e non lo troverai da nessuna parte, allora saprai che potrai andare a riscuotere il premio: la tua vita indietro.

Te ne accorgi perché torneranno ad interessarti il sole e i colori delle cose.

 

"𝘍𝘪𝘯𝘤𝘩é 𝘪𝘭 𝘴𝘰𝘭𝘦 𝘴𝘪 𝘢𝘭𝘻𝘢

𝘚𝘪 𝘱𝘰𝘵𝘳à 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩é

𝘍𝘪𝘯𝘤𝘩é 𝘪𝘭 𝘴𝘰𝘭𝘦 𝘴𝘪 𝘢𝘭𝘻𝘢

𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘮𝘶𝘰𝘳𝘦, 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘮𝘶𝘰𝘳𝘦".

 

Gian Maria Accusani compositore per Elisabetta Imelio (Sick Tamburo)

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Via Borgosesia, 63
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+39  388 94 47 902 centrostudires@gmail.com

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Nicola Sensale Psicologo e Psicoterapeuta in Torino

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