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Possiamo comprendere gli adolescenti?

13-07-2022 10:56

Nicola Sensale

GENITORI BAMBINI E ADOLESCENTI,

Possiamo comprendere gli adolescenti?

Un'età difficile e affascinante allo stesso tempo. Scopri di più sul mondo degli adolescenti.

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Adolescenza sconosciuta?

L’adolescenza è l’età delle repentine trasformazioni, dei mutamenti del corpo, della crescita delle tensioni ormonali, dei cambiamenti nelle visioni di mondo. Gli adolescenti, non più bambini, non ancora adulti, stazionano in questa età ibrida, timorosi e desiderosi allo stesso tempo di affermarsi socialmente e realizzare i propri progetti, ancora necessitanti dell’approvazione degli adulti, benché restii a manifestarlo apertamente.

 

L'adolescenza è dunque il periodo di passaggio tra l'infanzia e l'età adulta. Include alcuni grandi cambiamenti: nel corpo e nel modo in cui un giovane si relaziona con il mondo. I numerosi cambiamenti fisici, sessuali, cognitivi, sociali ed emotivi che si verificano durante questo periodo possono procurare vissuti di ansia e incertezza nei ragazzi e preoccupazioni nelle loro famiglie. Capire cosa aspettarsi nelle diverse fasi della vita di un giovane essere, può contribuire a un suo più sano sviluppo.  Vediamo pertanto come si sviluppano le varie fasi dell’adolescenza.

Prima Adolescenza 10-13 anni

Durante questa fase, i bambini spesso iniziano a crescere molto più rapidamente che nei periodi precedenti della vita, tanto che i genitori restano sorpresi e pensano che sia un fatto unico e straordinario. Ma è così che la natura ha predisposto le cose, grazie all’abbondanza di ormoni che investono l’organismo del bambino, producendo questa repentina e affascinante metamorfosi. Si cominciano dunque a notare evidenti cambiamenti nel corpo, come lo sviluppo delle prime barbe nel maschio, inclusa la crescita dei peli sotto le braccia e vicino ai genitali, lo sviluppo del seno e dei fianchi nelle femmine, la comparsa del menarca.  Questi cambiamenti di norma interessano prima le ragazze rispetto ai ragazzi, con anticipo di uno o due anni circa. Molte ragazze possono infatti iniziare il ciclo intorno ai 12 anni, in media 2-3 anni dopo l'inizio dello sviluppo del seno. 

 

Questi cambiamenti del corpo possono ispirare sia curiosità che ansia, un misto tra eccitazione per l’ingresso nel “mondo dei grandi”, accompagnato da timori di inadeguatezza nel gestire i nuovi impegni con il “nuovo abito” indosso, preoccupazioni circa il corpo con sentimenti di non piacevolezza e non accettazione esterna, specie nel gruppo dei pari e in particolare da parte dei membri dell’altro genere. Alcuni bambini, con l’ingresso in adolescenza possono anche mettere in discussione la loro identità sessuale e soffrire di disforia di genere, in particolare per bambini genderfluid o  transgender . 

 

Nella prima adolescenza il pensiero oscilla su grandi opposti. Le cose sono o giuste o sbagliate, grandi o terribili, senza molto spazio in mezzo. Frequenti sono le contestazioni di ciò che prima era tranquillamente accettato in famiglia. C’è una ripresa dell’egocentrismo infantile e un certo gusto per il mettersi in mostra, destare sorpresa, rompere con gli schemi. Naturalmente non è così per tutti gli adolescenti, perché molti di loro si comportano esattamente al contrario mostrandosi ritirati e schivi. In una parte essi tendono a sviluppare forme pensiero molto vicine a quello degli adulti, in altre pensieri o forme di sensibilità profondamente diversi, gusti estetici divergenti e interessi culturali, artistici o esistenziali che li portano a creare fratture con il mondo degli adulti. Già dalla preadolescenza inoltre, i ragazzi e le ragazze sviluppano un senso importante del concetto di privato e mal tollerano le intromissioni dei genitori in quelle che ritengono ormai solo loro "faccende". Questo vale anche per il senso dell’autonomia, tanto che frequenti sono gli scontri con i genitori che vorrebbero mantenere le norme già presenti, oppure aggiungerne di nuove per il timore che la troppa libertà venga mal utilizzata e rifiutando il concetto di “esperienza in proprio”. 

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Media adolescenza (dai 14 ai 17 anni)

I cambiamenti fisici della pubertà si protraggono anche in questa fase con un affinamento del corpo e delle potenzialità di sviluppo. La voce cambia e lo sviluppo della barba o del seno possono farsi più intensi e in genere l’aspetto morfologico diventa completo e rende facilmente riconoscibile, nel corpo, il passaggio dalla pubertà a questa adolescenza di mezzo. I maschi possono sviluppare l’acne e le femmine un ciclo finalmente regolare. Rispetto all’età precedente l’interesse per le storie romantiche e per l’attività sessuale si fa più importante, come anche il desiderio in molti adolescenti, in specie le ragazze, per un rapporto stabile e ufficiale. Può crescere anche la pratica di auto-stimolazione (masturbazione) sia che si abbiano che non si abbiano rapporti con partners.

 

La preoccupazione per il corpo può portare a fenomeni di intensa ricerca di miglioramento nella presentazione di sé estetica, con una cura molto importante di look e trucco, nonché della spettacolarità del corpo, lavorando su muscoli, pettorali, fianchi, seno e girovita, questo sia nel maschio che nella femmina. Può aumentare anche il disagio per la difficoltà di stare nel proprio genere biologico e conseguirne l’identità. Gli adolescenti di mezza età possono anche intraprendere percorsi sportivi che consentano loro di convogliere in obiettivi importanti il loro grande potenziale fisico e il bisogno di esprimersi ed essere qualcuno. Questo vale anche con la prosecuzione di percorsi già intrapresi nell'infanzia, oppure al contrario interessi portati avanti in periodi precedenti della vita vengono interrotti perchè perdono di fascino rispetto ad altre priorità come il militare nel gruppo dei pari o seguire interessi più consoni al periodo o socialmente più accreditati nel gruppo di pari stesso. 

 

Molti adolescenti di mezza età possono avere ancora maggiori discussioni con i loro genitori per ottenere una maggiore indipendenza. Le discussioni possono avere a che fare con l’abbigliamento, il tempo eccessivo trascorso sui social specie in momenti inappropriati come la cena o mentre si sta parlando, la diminuzione del risultato scolastico, il consumo di erba, infine la diminuzione delle occasioni con la famiglia a vantaggio delle frequentazioni esterne che sovente non sono identificate dai genitori stessi. Gli adolescenti di mezzo non hanno ancora risolto le loro preoccupazioni circa l’aspetto e la pressione dei pari può raggiungere un picco consistente a questa età. Il cervello continua a cambiare e maturare in questa fase gli adolescenti sono più in grado di pensare in modo astratto e considerare il quadro generale delle cose, apprendendo ad operare in prospettiva e meno day by day, con maggior senso della realtà e meno “chissenefrega, si vive una volta sola”. Sebbene possano essere in grado di seguire la logica dell' evitare i rischi al di fuori di determinate situazione (consumo di droghe, piccolo spaccio, furtarelli per brivido, diserzioni a scuola, fughe notturne, etc.), le forti emozioni spesso continuano a guidare le loro decisioni quando entrano in gioco gli impulsi.

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Adolescenti tardivi (18-21... e adolescenti a vita

Gli adolescenti in ritardo generalmente hanno completato lo sviluppo fisico e sono cresciuti fino alla piena maturità verso l'età adulta. Di solito hanno conseguito un maggiore controllo degli impulsi e potrebbero essere in grado di valutare meglio le ricadute di comportamenti rischiosi e le ricompense conseguenti il loro evitamente, come anche il differimento delle decisioni impulsive, anche grazie all'esperienza di precedenti errori. Rispetto agli adolescenti di mezzo, i giovani nella tarda adolescenza posseggono un maggior senso della realtà  e pur facendo dificoltà a rispettarle, hanno conseguito una più piena interiorizzazione delle norme e tendono nei modi di fare e pensare come nell’abbigliamento, a cercare di distanziarsi dall'adolescenza vera e propria.

 

Gli adolescenti che entrano nella prima età adulta posseggono un più forte senso della propria individualità e possono avere idee più chiare circa il loro futuro e con tenacia in questa fase desiderano coniugare idee e valori personali con le prossime scelte formative e professionali. In questo periodo le amicizie e le relazioni sentimentali diventano più stabili. Diventano emotivamente e fisicamente più separati dalla loro famiglia ma sono in grado di riconsiderare il rapporto con i genitori per aggiornarlo, iniziando anche a comprendere le loro ragioni.

 

Benché alcuni di questi aspetti potrebbero non essere intravisti dai genitori, non significa che essi non esistono quanto piuttosto che non sono affatto espressi. Spesso le condizioni dell’ambiente e le prefigurazioni nei loro confronti da parte dei genitori costringono i ragazzi dentro schemi dai quali non sanno tirarsi fuori da soli. Diversi sguardi, diverse atmosfere familiari potrebbero fare la differenza. 

 

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Studio del Dott. Nicola Sensale
Via Borgosesia, 63
10145 Torino
+39  388 94 47 902 centrostudires@gmail.com

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Nicola Sensale Psicologo e Psicoterapeuta in Torino

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